Il sistema di gestione di GFC

Il sistema è documentato da:

il modello di organizzazione, il codice etico, l’organismo di vigilanza e i regolamenti

il manuale HSEQ corredato da appendici, allegati e liste

le procedure di gestione e le procedure tecniche

le istruzioni operative

i moduli e i software gestionali

La Green Fuel Company (GFC) è l’ultima nata del gruppo metano.net ma è anche la più ambiziosa. E infatti primeggia tra le sorelle storiche per la fondamentale specificità di occuparsi di biometano anche per conto di SGmet, la primogenita, di Eco Energy, specializzata nel trasporto di metano su strada, di New Energy, la più grande, e di Maicol, la più piccola.

Lo sviluppo delle attività della GFC che si avvia a superare la soglia dei 10 milioni di fatturato e dei 30 dipendenti e che partecipa a vario titolo a gare, bandi, progetti di ricerca, impone il superamento di una modalità di gestione con responsabilità e decisioni centralizzate in una o due persone. Il modus operandi seguito nella fase di rapido sviluppo ha, in effetti, garantito ottimi risultati ma nella attuale fase di consolidamento e di ulteriore espansione delle attività non appare più adeguato.

Per questo motivo si è deciso di pianificare l’implementazione di un modello organizzativo che abbia a riferimento la ISO 9001 (gestione per la qualità), ISO 14001 (gestione ambientale), ISO 45001, (gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori), la ISO 27001 (gestione della sicurezza delle informazioni) e la ISO 37001 (sistema di gestione anti-corruzione), il regolamento europeo 2016/679 detto anche GDPR e il conseguente D.Lgs 101/18 (che ha modificato il D.Lgs 196/03) per il trattamento dei dati personali e il Decreto Legislativo 231/2001 che disciplina la responsabilità delle persone giuridiche.

Il sistema da implementare adotta I’approccio per processi ed il ciclo di miglioramento continuo Plan-Do-Check-Act (PDCA). Basato sul risk-based thinking e sulla gestione preventiva dei rischi, affida a ciascun individuo e a ciascuna funzione specifiche autorità e responsabilità, differenziandole nettamente dalle responsabilità generali dell’organizzazione. Vengono, insomma, attribuiti compiti precisi, evitando, per quanto possibile, sia nell’ambito del processo di miglioramento che in quello delle responsabilità verso terzi, anche di tipo legale, che persone non responsabili o la stessa organizzazione possano essere coinvolti in situazioni con risvolti negativi o, anche, nella commissione di reati.